Chi ha avuto il piacere e l’esperienza di “avere” come ospite un gatto, sa che il distacco da lui è doloroso.
Autonomo, geloso dei suoi spazi, spesso abiudinario, attento alla sua pulizia, s’aggira per casa con passo felpato. Non lo puoi possedere, la sua autonomia rimane anche quando scodinzola o ti è vicino. Si crea un rapporto “alla pari”. Se lo osservi, ti aiuta a capire la leggerezza della vita, della contemplazione, del piacere del rilassarsi e dormire.
Bina, la nostra gatta, è stata una compagna dal pelo lungo e soffice. Ci mancherà.
Bina
C’è silenzio in casa,
manca il tuo miagolìo,
il tuo zampettare sul tappeto,
vuoto è lo spazio dove dormivi
a fianco del televisore.
Non c’è rimasto solo un ciuffo del tuo pelo,
che ti avvolgeva come una pelliccia,
-da signora gatta-
ma il tuo sguardo interrogante
dentro il nostro cuore.
Ci consola immaginare
che giochi con Pino
camminando felice
sul tetto delle nuvole.
Edoardo Comiotto
Bella poesia. Toccante.
la giusta descrizione di un rapporto un po’ strano ma unico che si crea con questi esserini, che senza dir nulla ti riempiono il cuore