Denis Secco, un amico casaro appassionato di cavalli e di tanto altro che ha sempre affrontato di petto le sfide della vita, mi ha scritto questa mattina chiedendomi di inviargli una poesia che gli avevo dedicato qualche anno fa e che è rimasta appesa nel suo caseificio dove ha prodotto formaggi pluripremiati ,tipici e di qualità.
Trovandosi ora negli Stati Uniti, non so se la sua richiesta sia frutto della nostalgia di casa o per altri motivi.
Non avendola trovata fra le tantissime carte che mi attorniano e i vari file che giocano a nascondino , mi sono arreso. In mio soccorso, però, mi sono venuti in mente questi versi che spero suppliscano agli altri.
Casaro di montagna.
Si sprigiona l’odore del fieno
e delle erbe aromatiche della montagna
in questo formaggio,
accarezzato nella sua lavorazione
da mani sapienti
di cultura contadina.
Esaltato è il gusto da variegati sapori,
che rispecchiano la tipicità della montagna.
L’estetica – la forma – talvolta non formale,
è specchio del carattere montanaro
che sa resistere alle avversità
maturando nel tempo
diventando migliore.
E nella stagionatura
-mutazione fisica e qualitativa-
delle idee e dei pensieri,
vola lontano
sovra gli imponenti profili delle montagne
il desiderio di correre ancora
sulle praterie fiorite
delle maghe bellunesi.
Edoardo Comiotto
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