Lo scorso anno visitai i campi di Auschwitz e Birkenau, e ne rimasi sconvolto.
Già da adolescente lessi dei lager, dei prigionieri, della deportazione e dei morti nei campi di sterminio. Partecipai anche a un concorso scolastico che mi valse un premio e per il quale mi fu regalato un libro che parlava dell’Olocausto. Volume che è finito, fra i tanti, in qualche scatolone. Come per molti di noi che non vissero quei momenti storici, quegli eventi ci sono lontani. La lettura di quel trascorso storico è solo affidata ai libri o ai film che riproducono scenicamente alcuni eventi. E tutto, appunto, ci sembra un film, qualcosa che non può essere reale.
Camminare sul selciato e sui siti dove tante persone innocenti vi transitarono e poi vi trovarono la morte, è stato per me un’esperienza emotivamente molto forte, che mi ha segnato.
Ho scritto d’impulso alcune riflessioni, dei versi che forse avrebbero meritato lo spazio e una riflessione più ampia dei tempi di un video. Un corto amatoriale che sono riuscito a realizzare solo dopo avere superato emotivamente le forti emozioni ricevute.
E’ poca cosa, un mio piccolo contributo affinché non si dimentichi.
Edoardo
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