Ospite Maddalena Mayneri, fondatrice e presidente della kermesse
Cortinametraggio, il film festival dei cortometraggi che si tiene nella Perla delle Dolomiti, ospite del Lions Club Belluno: un’intera giornata tra conferenza stampa e serata con proiezione.
Maddalena Mayneri, fondatrice e presidente della kermesse, martedì 6 febbraio a Belluno ha dato il via alla 19^ edizione di Cortinametraggio, in calendario dal 12 al 17 marzo p.v., durante la conferenza stampa nella sala consiliare di Palazzo Rosso messa a disposizione dall’assessore al Turismo e manifestazioni, Paolo Luciani, che ha dimostrato disponibilità di collaborazione del Comune capoluogo con la manifestazione.
Proprio di “opportunità di marketing territoriale” ha parlato la presidente del Lions Club Belluno, Mariateresa Busatta, introducendo la conferenza stampa. “Auspicabile per la città di Belluno – ha dichiarato – riuscire a instaurare rapporti e legami con Cortina d’Ampezzo attraverso manifestazioni come Cortinametraggio o le prossime Olimpiadi invernali”.
Durante la conferenza stampa la curatrice del Festival ha presentato i numeri di questa edizione: oltre 400 corti ricevuti, 20 quelli selezionati per il concorso provenienti da tutt’Italia, di cui otto anteprime mondiali e cinque italiane; madrina Eleonora De Luca. Novità anche tra le collaborazioni: dopo le collaudate con Polizia di Stato e Aeronautica Militare, il 2024 vede anche il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. Un evento che coinvolge tutta Cortina d’Ampezzo per una settimana. Tra le novità anche l’ampia presenza di case cinematografiche interessate a conoscere nuovi giovani nuovi registi.
Il Festival oramai ha una storia consolidata: avviato un quarto di secolo fa, quando il cinema si faceva in pellicola oggi sempre più partecipato dopo l’avvento del digitale. Mayneri ha altresì ricordato come “all’inizio il premio per il vincitore erano 5.000 metri di pellicola, oggi sono contributi in varie forme per la realizzazione”.
“Cortinametraggio – Maddalena Mayneri ha sottolineato spiegandone l’origine – nasce come fucina di talenti, rampa di lancio di registi, occasione di confronto tra giovani aspiranti registi o attori. Infatti sono numerose le master class in calendario, perché – ne è convinta Mayneri – per essere un bravo regista o un bravo attore non basta improvvisarsi, ma serve tanto studio”. Questo ruolo viene confermato dai fatti. Da lì sono passati, ad esempio, Paolo Genovese, vincitore nel 1999 della prima edizione del Festival cortinese e David di Donatello e Nastri d’argento nel 2016; Giuseppe Marco Albano e Alessandro Capitani emersi in edizioni cortinesi e David di Donatello rispettivamente nel 2015 e 2016. Altri vincitori da non dimenticare: Massimo Cappelli, Cristian Marazziti, Luca Miniero, Violante Placido e molti altri.
La giornata bellunese di Maddalena Mayneri si è chiusa a sera con l’incontro con i soci del Lions Club Belluno, dove oltre alla visione di alcuni “corti” si è parlato di storia e obiettivi di Cortinametraggio, di giurie del concorso, di costi e tecniche per realizzare un cortometraggio. “In 10-15 minuti di durata – ha precisato – devi sviluppare tra il pubblico le stesse emozioni di un normale film, la cui durata è ben diversa”.
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