L’ OLTRE
Penso capiti a tutti, prima o dopo, di riflettere su ciò che è la realtà e a ciò che sta dietro alla realtà.
A ciò che noi vediamo e a ciò che c’è precluso di vedere.
A quell’ ”oltre” che non ha spazi definiti, che non ha peso e sostanza pur presente in fondo alla nostra conoscenza intuitiva.
Alle ombre e al buio della vita e della morte. Alla possibile esistenza del tutto o del nulla.
…o alla catarsi dell’arte che sublima il tutto.
Cos’è l’oltre?
Cos’è l’oltre?
E’ solo il buio del silenzio?
O ci sono ombre,
impronte,
spazi usati, abusati,
simulacri vuoti,
l’eco di voci
immagini scolpite
in ologrammi di caverne?
O c’è solo l’uomo delle età:
dal vagito all’ultimo sospiro?
Cos’è l’oltre?
L’unione dell’impossibile
-o del fattibile-
nell’essenza del tutto?
E’ liquidità nella sostanza
-materia evanescente-
dove radici son foglie
di cielo che è mare
di nuvole che son terra?
Cos’è l’oltre?
Forse la poesia che si fa musica,
il sospiro della scultura,
la carezza del colore sulla tela
o l’immaterialità del sentimento
che riverbera luccichio
lungo le vie del tempo.
Edoardo Comiotto
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