Inaugurato un meleto in memoria dell‘ amico della Comunità Pasquale Osnato
La Comunità Terapeutica Fraternità di Landris di Sedico e il Lions Club di Belluno hanno festeggiato, presso la sede di Landris di Sedico, i primi trent’anni dell’attività di sostegno e reintegrazione di persone con problemi di tossicodipendenza, alcoolismo e disagio sociale.
L’incontro è stato aperto dal Vicepresidente del Movimento Fraternità Landris Stefano Ianiro che ha ringraziato i presenti riassumendo la mission e le finalità terapeutiche della Comunità che mettono al centro la persona con percorsi personalizzati.
“L’occasione di questa giornata è dettata da tre motivi: i trent’anni dell’Associazione, l’inaugurazione della nuova piantagione e dei lavori per la casa”. Così ha esordito il Presidente Movimento Fraternità Landris Don Cesare Larese De Pol ricordando che fu il 27 marzo 1992 quando 24 soci sottoscrissero l’atto costitutivo dell’Associazione.
In realtà, continua don Cesare, la comunità di Landris, come sempre la chiamiamo, iniziò la sua attività ben prima: nella metà degli anni ‘70, quando don Corrado Fioravanti, di Milano, diede il via all’esperienza in maniera pionieristica. Venivano accolti uomini, donne, anche bambini. Nei giorni scorsi ho invitato due amici parrocchiani di Bribano allora estremamente attivi, i quali supportarono fortemente quell’azione animati dalla spiritualità di san Vincenzo De Paoli. Purtroppo per motivi di salute dopo il primo sì entusiasta, giovedì hanno dovuto declinare l’invito. Un’altra figura importante per i primi anni è stato Vittorio Marelli.
In seguito, fu don Francesco Cassol presidente dell’Associazione. La sua tragica morte nel 2010 ha fatto sì che da parroco di Sedico mi avvicinassi in punta di piedi a Landris. In realtà prendendomi per i piedi mi hanno trascinato dentro totalmente.
Nel 2011 abbiamo ricevuto il riconoscimento di comunità terapeutica accreditata per 12 posti. Accreditamento che si rinnova di triennio in triennio. Nel 2014 l’Associazione, che prima era di volontariato, si è trasformata in Associazione riconosciuta e a fianco di essa è stata fondata la nuova Associazione di volontariato: “don Francesco Cassol – Laudato Si’”.
Nel frattempo, è stato promosso il Progetto Pegaso: a Belluno abbiamo un appartamento in affitto, che è stato attrezzato per la fase di reinserimento di quattro nostri ospiti.
Dopo il necessario percorso dell’autorizzazione all’esercizio, superato a pieni voti l’esame per l’accreditamento, ricevuta l’approvazione in Regione, dovremmo ora essere giunti al termine”. Ha poi ringraziato i presenti e tutto il personale che si dedica con professionalità e passione nella loro opera, i tanti benefattori, tra essi la Diocesi e il Lions Club di Belluno.
In questa occasione la Presidente del Club Giovanna Losso ha consegnato alla Comunità un contributo di 5.000 euro da service del club grazie alla rinnovata collaborazione con la cantina Serafini & Vidotto di Nervesa della Battaglia.
Stefano Ianiro ha poi dato la parola alla direttrice della Comunità Terapeutica dott.ssa Giulia Gallinari, la quale ha letto la lettera dell’Assessore Regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, al Sindaco di Sedico Stefano Deon e al Consigliere Regionale Giovanni Puppato.
Sono poi intervenuti il dr. Fabio Ferrari Presidente CO.VE.S.T. (Coordinamento Veneto Strutture Terapeutiche, il dr. Dott. Fabio Fuolega – Funzionario Regione Veneto Settore Dipendenze, la dr.ssa Amalia Manzan – Direttore Ser .D AULSS1 DOLOMITI. Toccante è stata la lettera di saluto di don Gigetto De Bortoli socio fondatore MFL e Presidente CEIS, purtroppo assente perché impegnato a Roma. Dopo il saluto dell’on. Marco Osnato a nome di tutta la famiglia Osnato presente, il Parroco di Sedico don Mirko Pozzobon ha benedetto la struttura recentemente riqualificata sotto l’aspetto energetico a cui è seguita la benedizione dell’orto e del meleto dedicati al socio Lions e amico della Comunità Pasquale Osnato che sottoscrisse l’atto costitutivo dell’Associazione.
Il dr. Ianiro ha ricordato che grazie alla generosa disponibilità di molte persone locali, nel tempo, è venuto spontaneo fare una scelta organizzativa che risponde oggi a tutti i requisiti previsti dalla normativa regionale per poter operare, ed è proprio dello scorso anno il rinnovo dell’accreditamento con un punteggio di 97.5%, aggiungendo: “
“Un pilastro strategico per la vita della comunità, oltre agli operatori che ci lavorano, sono molti i volontari che annualmente donano circa 6.000 ore del loro tempo dedicandole ai molti servizi necessari del quotidiano e per la gestione di momenti ricreativi coinvolgendo gli ospiti presenti. Il volontario che opera a Landris lo fa in maniera organizzata, responsabile, con continua formazione e, proprio per garantire una continuità, a fianco del Movimento Fraternità Landris è stata costituita un’apposita associazione: “Don Francesco Cassol Laudato si’ “.
Recentemente è stato ottenuto anche l’accreditamento di 4 posti (siamo in attesa della comunicazione ufficiale) in una struttura esterna a Landris destinata all’ultima e più delicata fase del percorso terapeutico che è quella dell’inserimento lavorativo.
La piccola realtà di Landris, comunità terapeutica di Tipo A, rappresenta un servizio ormai indispensabile sul nostro territorio ed è riconosciuto anche fuori provincia come testimonia il fatto che ospita utenti provenienti da tutto il Veneto e anche da fuori regione.
La tappa dei primi 30 anni rinnova e stimola l’impegno e l’entusiasmo che da sempre contraddistinguono la realtà di Landris.
La porta di Landris è sempre aperta e se a qualcuno viene voglia dare un aiuto sappia che anche il poco fa la differenza!
You must be logged in to post a comment.