
LA PRIMA MOSTRA APRIRA’ A SETTEMBRE
PRESSO VILLA ANCILOTTO CROCETTA DEL MONTELLO (TV)
L’Amministrazione del Comune di Crocetta del Montello (Treviso) ha deciso di predisporre, per il triennio 2020-2022, un ciclo espositivo di tre grandi esposizioni per mostrare e raccontare l’importanza della pittura veneta nell’evoluzione dell’arte italiana, partendo dai primi anni del Novecento fino al Duemila. Il secolo scorso si è infatti contraddistinto per un brulicare di movimenti d’avanguardia, a volte anche controversi, entro i quali gli artisti hanno trovato stimoli e spunti per il proprio fare. Al di là degli “ismi” codificati, sono emerse figure singolari, autonome nella ricerca e nella pratica, che hanno influenzato in modo determinante le generazioni successive.
Il viaggio attraverso “La rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto” sarà suddiviso in una periodizzazione che comprende, nella prima mostra, gli anni dal 1910 al 1940, nella seconda esposizione, i decenni dal 1940 al 1970, infine nella terza, gli anni dal 1970 al 2000, soffermandosi in particolare sugli aspetti più innovativi e rivoluzionari di ciascun momento storico, quelli che più hanno determinato mutamenti significativi sia dal punto di vista espressivo che tematico. Una guida per comprendere ciò che è stata l’arte nel secolo scorso e ciò che rappresenta ancor oggi; uno spunto di riflessione e di approfondimento e uno stimolo, soprattutto per i giovani, per la comprensione di quanto i grandi maestri della pittura veneta abbiano contribuito in tutto l’arco del secolo a innovare l’arte italiana.
Rinnovamento e trasformazioni del linguaggio artistico nel territorio veneto vengono raccontati attraverso i suoi grandi protagonisti e il confronto tra le tendenze artistiche culturali nazionali ed internazionali, spostando l’orizzonte oltre il mero apprezzamento estetico.
La pianificazione espositiva prevede più di cinquanta opere per ogni mostra, provenienti per lo più da collezioni private, partendo da artisti legati alla tradizione figurativa, passando ad artisti che propongono soluzioni formali diversificate e cambiamenti profondi dei codici di rappresentazione.
La prestigiosa Villa Ancilotto, già sede dell’odierna Biblioteca civica e del Museo di Storia Naturale, sarà il luogo dove si terranno le tre esposizioni, curate da Antonella Alban, critico d’arte che ha al suo attivo numerose esposizioni e da diversi anni si occupa di approfondire l’arte veneta dell’800 e del ‘900 ed è responsabile dell’Archivio storico “Luigi Cima”, e Giovanni Granzotto, curatore di importanti mostre allestite nei più famosi musei del mondo, presidente dell’Archivio Storico degli artisti veneti, maggior esperto europeo sull’Arte programmata e autorevole studioso delle avanguardie italiane del Dopoguerra e dell’arte veneta contemporanea. Oltre ai due curatori, è prevista la collaborazione di Stefano Cecchetto, prestigioso critico, storico dell’arte e curatore indipendente.
L’organizzazione è affidata all’Associazione culturale ART Dolomites. Ulteriori informazioni si possono trovare sulla pagina Facebook e sul sito dell’Associazione culturale.
Prima mostra: “LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA DELL’ARTE IN VENETO. 1910-1940: da Gino Rossi a Guidi e de Pisis”.
Seconda mostra: “LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA DELL’ARTE IN VENETO. 1940-1970: da Zoran Music a Deluigi e Tancredi”.
Terza mostra: “LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA DELL’ARTE IN VENETO. 1970-2000: da Alberto Biasi a Vedova e Santomaso”.
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