
AL ROCCOLO “DEI GUARNIERI” A ZELANT DI MEL -BORGO VALBELLUNA-
Che bel che sarie…
La pioggia non è riuscita a fermare l’inaugurazione della mostra allestita all’interno del Roccolo dei Guarnieri a Zelant di Mel dedicata all’anniversario della morte di Giovanni Francescon.
Partendo da una poesia di Ignazio Chiarelli “Che bel che sarie” gli amici e la famiglia hanno, infatti, organizzato una mostra particolare in un luogo particolare che certamente sarebbe piaciuto a Giovanni, fotografo per passione, che sapeva cogliere con i suoi scatti momenti magici ed emozionanti.
Una mostra inusuale con foto e poesie, che vanno a fondersi nel contesto del Rocolo, scelte da Ida Sancandi che ha saputo, con sensibilità, dare corpo e linearità all’esposizione.
Le foto esposte rappresentano cinque elementi cari a Giovanni nei sui scatti fotografici: degli alberi e gli ambienti con l’acqua, momenti vissuti nell’aria, armonie ricercate anche nelle piccole cose, viaggi con attenzione all’architettura degli elementi.
Le poesie sono state scelte fra le tante di cinque poeti zumellesi che interpretano le emozioni di Giovanni, accompagnano i suoi stati d’animo, esprimono il suo modo di essere, scoprono il suo carattere, rivelano i suoi affetti più cari, manifestano il suo modo di vedere le cose, nascondono i suoi desideri.
Gli alberi trovano eco nelle poesie di Sabina Zandomeneghi, l’acqua in quelle di Edoardo Comiotto, l’aria attraverso Ignazio Chiarelli,le armonie con Ernestina Facchin e i viaggi e l’architettura in quelle di Emanuela Zuccolotto.
Una mostra che sta attirando l’attenzione di tante persone che, lasciato il comodo parcheggio nella piana di Zelant, raggiungono in pochi minuti il colle del Rocolo, un luogo ricco di suggestioni. La mostra, che è all’aperto, è pertanto “sempre aperta” e visitabile sino a settembre 2022.
You must be logged in to post a comment.