
Notizie, interviste, informazioni nazionali, regionali e locali
POLITICI, AMBIENTALISTI E AGRICOLTURA
QUALE RAPPORTO? QUALE CONOSCENZA DEL SETTORE?
Sentendo spesso le dichiarazioni dei politici e degli ambientalisti sul mondo agricolo c’è da chiedersi cosa effettivamente conoscano delle attività agricole e delle loro problematiche.
Valutazioni talvolta superficiali, frutto del “sentito dire”, motivate più da prese di posizione ideologiche che di merito, influenzate da scoop giornalistici che di un caso condannabile di un agricoltore poco corretto lo trasformano nella generalità del comportamento di un settore.
Ma quanto tempo hanno passato in una azienda agricola, quante volte sono saliti su un trattore, hanno preso in mano un attrezzo agricolo, si sono chinati per seminare o raccogliere i prodotti della terra?
Se lo avessero fatto per qualche settimana penso che la loro valutazione sugli agricoltori si sarebbe modificata da critica in stima, stima per chi, come ad esempio in una stalla, lavora tutto l’anno, festività comprese, e se c’è un parto difficile anche nella notte.
Si dà per scontato che i prodotti agricoli siano programmabili come in una fabbrica dove sono applicabili, già dal 1895, i metodi di Tayolor sull’organizzazione scientifica del lavoro. In agricoltura non è così, si pensi solo alle variabili metereologiche, ai parassiti delle piante, ecc. Avere una floricoltura non è come avere un geranio sul balcone di casa, o un allevamento non è come avere un gatto e un cane, che già dovrebbero insegnare che anche questi si ammalano, hanno bisogno di cure e attenzioni.
Scopri le opinioni di personalità e politici su questi temi in questo numero che troverai qui:
You must be logged in to post a comment.