PERCORSO DIDATTICO DELLA SCUOLA DEL LEGNO
SULLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Mentre alcuni studenti sono impegnati negli esami, altri hanno già terminato l’anno scolastico come quelli della Scuola del Legno di Sedico. Una scuola professionalizzante che oltre ad insegnare le materie scolastiche tradizionali, affianca anche la conoscenza pratica e di laboratorio.
Quest’anno la Scuola del Legno, annessa al Centro Consorzi di Sedico diretto dall’attivo Michele Talo, ha aderito all’iniziativa del poeta e scrittore Edoardo Comiotto, sviluppando un interessante percorso didattico di approfondimento della Prima Guerra Mondiale. Coordinati dal responsabile Giampiero Losso, gli insegnati della Scuola del Legno, il prof. Filippo Cibien e la professoressa Patrizia Burigo, hanno approfondito con gli allievi la parte storica e sociale degli eventi bellici, mentre i docenti delle attività di laboratorio Beppino Lorenzet e Raul Barattin, coadiuvati dal tecnico di falegnameria Gianluca De Nard, hanno sviluppato il progetto di un grande pannello ligneo.
Con la sapiente guida e insegnamento degli scultori Lorenzet e Barattin, gli allievi della Scuola del legno hanno tradotto l’idea progettuale in un’opera concreta. Un percorso didattico che ha consentito loro di apprendere come passare dalla progettazione al disegno, dalla scoperta delle tipologie e caratteristiche del legno, alla scelta di quello più adatto all’opera.
I ragazzi hanno appreso che non tutto il legno è uguale, come non tutto è adatto per talune opere o manufatti. Così come certe essenze sono particolarmente duttili e idonee per la scultura e l’intarsio. Hanno imparato che la tecnologia e l’informatizzazione sono di grande supporto per i lavori di precisione e appreso che per la realizzazione delle opere d’intaglio, ci vuole scuola, esperienza e… tanto olio di gomito.
Il grande pannello che è stato ideato dagli insegnati è un PUZZLE volto sia al lavoro individuale sia collettivo. Importante è stato l’approccio che gli insegnanti hanno voluto dare: Un lavoro di gruppo che nello stesso tempo ha permesso agli allievi di cimentarsi individualmente su singoli elementi del puzzle. Un lavoro personale che deve essere in sincronia con quello degli altri. Il proprio tassello deve combaciare perfettamente con quello altrui affinché l’opera diventi la migliore possibile. Così è stato. Ognuno dei ragazzi si è messo alla prova e ha dovuto limare, come ha fatto con il legno, la propria personalità per adattarla a quella del Gruppo. Adattarla, come il tassello, alle caratteristiche degli altri. Un insegnamento che non è solo scolastico, ma di vita.
L’ultimo giorno di scuola l’opera è stata finalmente svelata e presentata agli allievi e ai genitori. Il grande pannello reca una scritta: PIKADI PAR AN FIA’- Appesi per un fiato. Questo pannello sarà la copertina di un libro che l’autore Edoardo Comiotto sta terminando in questi giorni.
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