
Rinascere
– nella fragile bellezza d’un fiore-
Vorrei rinascere con il candore del bucaneve
con la delicata, pudica essenza del ranuncolo
in una natura che si risveglia dall’ombra del gelo
e s’apre ai primi tepori della primavera.
Vorrei rinascere con la curiosità dei crochi
nella semplicità delle margherite
nel romanticismo delle viole
nella radicalità delle forsizie.
Vorrei vestire i colori dei tulipani
profumare come il calicanto
il giardino delle attese
dei bulbi, delle sorprese.
Vorrei rinascere come un germoglio
al ritmo naturale e silente della natura
che cammina con passi felpati.
Vorrei rinascere con nuova linfa
capace di generare boccioli nuovi
fiori e frutti d’armonia, d’eufonia.
Vorrei rinasce nella leggerezza dell’equilibrio
dinamico e maturo, ricercato e ritrovato
con l’entusiasmo per i giorni nuovi da coltivare.
Vorrei rinascere per ritornare come rondine
su luoghi reali -e di pensiero- già vissuti
per rinverdirli con il soffio dell’amore
che genera dal cuore della terra, la vita.
Edoardo Comiotto
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