75° ANNIVERSARIO DELLA RITIRATA DI RUSSIA
La Sezione di Belluno dell’Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia, in occasione del 75° anniversario della ritirata di Russia, ha tenuto una cerimonia in ricordo dei Caduti e dispersi di quella sanguinosa guerra nella conca di Zelant di Mel.
Sul sagrato della Chiesetta di Zelant, don Secondo Dalla Caneva ha officiato la S. messa e nella sua introduzione alla cerimonia, ha ricordato il sacrificio di tanti giovani soldati che sono caduti e dispersi nelle steppe russe e sui vari fronti di guerra. Ha anche ricordato come suo fratello, di vent’anni più anziano di lui, abbia partecipato alla Campagna di Russia e sia fortunosamente rientrato, ma di queste vicende non ne voleva parlare tanto fu il dolore patito.
Il Presidente dell’Associazione Reduci di Russia di Belluno cav. Franca Rossa Comina ha introdotto gli interventi delle autorità presenti. Ad onorare i caduti la presenza del Medagliere Nazionale U.N.I.R.R. e i Labari U.N.I.R.R. della Presidenza Nazionale, delle Sezioni di Milano, di Torino, di Belluno e di Feltre, il Labaro della Federazione provinciale di Belluno del Nastro Azzurro e quello dell’ Ass. Naz. Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra della Sezione di Belluno oltre alle bandiere dell’Ass. Nazionale Carabinieri di Belluno e Mel e i Gagliardetti dell’ ANA di Voltago Agordino, Falcade, Belluno e Mel.
Il Sindaco di Mel Stefano Cesa ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale e della Comunità zumellese alle varie rappresentanze e d’arma, dando onore ai gonfaloni e ai labari presenti, soffermandosi sul valore della pace e della fratellanza, mentre il Tenente Colonnello Giulio Fasolino, rappresentante del 7° Rgt Alpini di Belluno, ha ringraziato dell’invito e ricordato che i militari attualmente in forza sono impegnati in azioni di pace e di soccorso anche all’estero.
La Presidente nazionale vicaria Luisa Fusar Poli ha affermato che: “ il passato è memoria e siamo qui per ricordare le tante vite strappate all’affetto dei loro cari e l’assurdità della guerra. Le pagine di questa storia non devono essere lette come quelle di un libro, ma ricordate perché sono pagine del nostro passato di dolore e sofferenza scritte con il sangue dei nostri caduti.”
La Presidente Comina ha detto che: “oggi si è voluto dare ricordare e rendere onore ai 67 soldati del Comune di Mel caduti o dispersi in Russia, ma allo stesso tempo i 90 mila giovani soldati italiani che hanno sopportato indicibili pene e che per molti di loro non c’è più stato il ritorno in Patria.”
Il Presidente dell’UNIRR Comina ha infine ringraziato il Gruppo Alpini di Mel per avere contribuito alla realizzazione della manifestazione; il Capogruppo Aldo Mastellotto ha donato all’Associazione il gagliardetto degli alpini come gesto di amicizia e di stima per l’operato dell’Associazione.
Al termine della cerimonia, il cav. Maurizio Lorenzet ha letto i nomi dei 67 soldati che non sono più rientrati dalla Campagna di Russia per ognuno dei quali è stato risposto dai presenti la parola: Presente! Successivamente ha illustrato la storia della chiesetta e del monumento.
La Chiesetta di Zelant fu costruita nel 1973 dagli alpini in ricordo dei Caduti di tutte le guerre. All’esterno della Chiesetta si notano un grande cannone e il monumento dello scultore Beppino Lorenzet, un’opera bronzea, inaugurata nel 1997, raffigurante un cappotto e uno scarpone abbandonati e dei girasoli, simboli dei periodi tragici della ritirata dalla Russia. L’interno della Chiesetta, caratteristica per il tetto spiovente, è stato affrescato dal maestro Padre Ugolino Da Belluno. E’ un’opera di notevoli dimensioni realizzata con la tecnica del graffito e rappresenta la Madonna degli Alpini. Ai piedi della veste della Madonna, che riporta nei colori della veste quelli della bandiera italiana, gli stemmi delle armate Alpine e ai lati la Via Crucis. A lato del monumento, si trova un’urna interrata contenente la terra del Don, simbolo dei luoghi dove morirono o furono dispersi oltre 69.000 soldati.
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