Recentemente Rino Budel mi ha portato il suo ultimo libro ” Olarìe volàr” -Poesie e storielle in rima in dialetto bellunese e italiano.” Rino, nato nel 1948, trascorre i suoi primi vent’anni a San Gregorio nelle Alpi dove partecipa ai lavori tradizioni e alle iniziative del Paese. Per lavoro, poi prende la valigia e per quindici anni lavora in vari cantieri in Italia e all’estero. Trasferitosi a Trento ricopre per trent’anni posti di responsabilità in ambiti lavorativi. Il suo cuore rimane però legato al suo Paese natale e alle sue radici. Questi ricordi ed emozioni sono stati racchiusi anche in anche in due sue precedenti pubblicazioni di poesia dialettale: “Par no desmentegar” e “Se ghe pense…”
In apertura del libro, stampato dalle Grafiche Antiga e che riporta in copertina la foto del matrimonio dei suoi genitori, Paolo Piccolo scrive: “rime ricche di umanità, di arguzia popolare, di sorrisi bertoldeschi, ma anche spesso di soffusa malinconia e talvolta anche di lacrime.”
Il titolo del libro c’è svelato dall’autore nella sua premessa: Olarie volar… ” vorrei volare anche dentro al cuore degli uomini per far capire loro quanto sia doveroso il rispetto di queste bellezze che ci sono state donate dal Signore, far capire quanto abbiamo il dovere di amarle e rispettarle….
A voi il piacere di leggere e di trovare pennellate di ciò che c’era nei nostri paesi e che per i giovani… è già storia.
Informazioni presso gli amici de “il Veses – Finestre sulla Valbelluna”, la rivista mensile della Destra Piave edita dall’Associazione Culturale Veses che ha sede in via Piave, 1 a Santa Giustina Bellunese.
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