Quando la convivialità alpina è condivisione.
Il Gruppo di Mel annuncia il libro del socio Edoardo Comiotto
Pikadi par an fià- -Appesi per un fiato_
Si è tenuto in località Zelant di Mel il tradizionale raduno degli alpini del Gruppo Zumellese. Numerosa la partecipazione e di rappresentanza. Presenti con i rispettivi gagliardetti i Gruppi Alpini di Lentiai, Limana, Castion, Santa Giustina, Sedico, Gruppo 33 Mas, Sospirolo, Salce, Sevegliano Privano (Palmanova), Casarsa (Pordenone), Pieve di Soligo, Refrontolo, delle Associazioni Carabinieri , Cavalieri e dei Fanti.
Gli alpini si sono sempre distinti per la loro grande capacità d’essere solidali con chi ha bisogno e per la loro disponibilità nel collaborare negli eventi e manifestazioni d’aggregazione e di promozione territoriale. Il Capogruppo dell’ANA di Mel Aldo Mastelotto si è fatto portavoce del notevole disagio che le varie Associazioni di volontariato stanno incontrando nell’allestimento degli spazi e delle strutture che ospitano queste manifestazioni. Ben conscio che le strutture devono essere consone alla normativa e che alla base ci deve essere la sicurezza delle persone, ha auspicato che gli Enti preposti riescano a snellire la burocrazia che sta compromettendo alcune feste e incontri locali come testimoniato da alcuni organizzatori. La giornata è iniziata con l’alzabandiera e la Santa Messa celebrata da don Giuseppe che ha ricordato il sacrificio di tanti soldati della prima e seconda guerra mondiale invitando i presenti a rivolgere loro un ricordo e una preghiera. Al suono del silenzio fuori ordinanza, è stata poi deposta una corona in memoria dei caduti e dispersi di Russia al monumento a loro dedicato.
Il Sindaco di Mel Stefano Cesa ha posto l’accento come gli Alpini siano presenti come forza attiva nella società e come il Gruppo di Mel sia sempre disponibile per supportare le manifestazioni locali e soprattutto quelle assistenziali. “Come Amministrazione siamo grati per il loro contributo gratuito, costante ed assiduo per la nostra Comunità.”
Il caloroso saluto della Sezione Alpini di Belluno è stato portato dal Vice Presidente Renzo Grigoletto che si è complimentato per le attività svolte dal Gruppo.
Aldo Mastelotto, nel portare il saluto a tutti gli intervenuti e dopo avere ringraziato quanti hanno collaborato per la buona riuscita della manifestazione, ha annunciato con orgoglio di tutto il Gruppo, che il socio Edoardo Comiotto sta dando alle stampe un libro del tutto particolare.
Non si tratta né di un libro di storia, né di un romanzo della Guerra del 1915-18, ma di una racconto emozionale che si sviluppa attraverso il pensiero, le lettere che il protagonista invia dal fronte alla famiglia, alla fidanzata e a un amico, che descrivono i momenti d’eroismo e di guerra cavalleresca sul Lagazuoi e sulla Cengia Martini e le tragiche vicende della sanguinosa guerra sul Grappa.
Mastelotto svela che il protagonista è Bepi, figlio di un mezzadro zumellese che, grazie alla sua caparbietà, intelligenza e dedizione, riesce ad affrancarsi culturalmente e socialmente andando a Milano, come manovale precario, a quattordici anni. Gli stati d’animo e le emozioni dello spaccato storico di fine ottocento e inizio del novecento trovano sviluppo nella contestualizzazione degli eventi e spessore emozionale nelle poesie del giovane alpino zumellese. Un susseguirsi di eventi che, pur basandosi su fatti storici, si sviluppa con la fantasia dell’autore e riusciranno a coinvolgere il lettore. Sottolinea la precarietà della vita nelle zone di guerra il titolo emblematico di: PIKADI PAR AN FIA’ –Appesi per un fiato-
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